sabato 18 agosto 2018

Pista ciclabile Rocchette-Arsiero (Valdastico)

 
Oggi ci prestano le biciclette degli amici e iniziamo dal Casello 6 - Loc. Lujare tutti insieme la pista/camminata ricavata dall'ex percorso ferroviario Torrebelvicino-Schio-Thiene-Rocchette-Arsiero-Asiago. La strada è ben battuta e si pedala veloci come il vento con la fresca brezza del Summano che scende dalle alte pareti rocciose spioventi. Completamente ombreggiata, si sente il pungente profumo del bosco e si attraversano le antiche e fredde gallerie scavate direttamente sulla viva roccia. Un refrigerio nelle calde e assolate giornate estive. Passiamo la Rocca di Meda che si staglia prominente sopra di noi e ci lasciamo trasportare dalla discesa. In poco tempo percorriamo circa 2 Km (che per il nostro bimbo di 4 anni sono tantissimi!) e raggiungiamo un chioschetto molto simpatico con tanto di area giochi attrezzata. Ottimo punto di ristoro. Al ritorno la strada è un po' in salita, ma con un po' di gamba ce la facciamo ad arrivare al punto di partenza. Talmente presi dalla biciclettata non abbiamo scattato nemmeno una foto, questo sarà un motivo per ritornarci!!

Info:
Casello 6 - Loc. Lujare
http://www.magicoveneto.it

Il Villaggio degli Gnomi - Loc. Kaberlaba (Asiago)


...Siamo riusciti ad arrivare al Villaggio degli Gnomi; secondo tentativo dopo il primo fallito 2 anni fa causa pioggia imminente e chiusura del percorso. Subito felpe addosso, frescolini i 20 ° delle 09:30 di mattina. Arrivati in perfetto orario, senza traffico. Primo piccolo inconveniente, oggi (giovedi) visita unica guidata/animata alle 10:30, tempo percorrenza 2 ore. Ok, sempre la nostra solita fortuna; ragioniamo per 5 sec....ormai siamo qui per la seconda volta, abbiamo vie di fuga per terminare il percorso prima in caso di bimbi disperati??? La guida risponde con un SI. Biglietti fatti! Notiamo che alla biglietteria noleggiano zaini porta bambino e passeggini per una cifra ragionevole. Il giro in passegginosi fa, ma in alcuni punti il sentiero è ripido e stretto, pieno di radici degli alberi e sassi sporgenti...quindi anche no! Intralciano molto il gruppo, meglio lo zaino. Tempo di aspettare l'orario di inizio tra giostrine e gonfiabili compresi nel prezzo dell'entrata e...partenza. 
Si scende subito nella piccola verdissima valle con la guida che inizia a raccontare la vita degli Gnomi, i loro vestiti, i cappelli a punta rosso, verde o viola...le usanze..ed ecco sulla fine del bosco...sono loro...gli Gnomi Discolo, Nonno Franz, Fragolina, Birgale e Iperico!! Ci salutano e si muovono festosi! I bambini con gli sguardi magnetici, catturati nella loro direzione. E in un attimo spariscono nel bosco da dove sono venuti. 
Si prosegue con la salita e con la conoscenza della natura che ci circonda, le erbe curative, l'importanza di proteggere le piane e preservarle. Ora siamo al limitare del bosco, il pungente odore di pino bagnato arriva dappertutto e i raggi di sole si nascondono dietro alle grigie nuvole minacciose. In cima si giunge ad un roccolo di pietra chiuso perchè si narra sia stato usato dal un troll come sua sporca e logora casa. E già...ora ci dobbiamo guardare anche dai cattivi trolls. Qualche metro più avanti, con la guida e i bambini sempre in testa al gruppo, passiamo due curve del sentiero, le antiche trincee sulla sinistra ed entriamo magicamente nel sottobosco freddo e scuro, sotto pini e conifere alte e lussureggianti. 
Il percorso diventa un sentiero...ma ecco...campanelle in lontananza, sempre più vicine...avvistiamo un trolls vero che riusciamo a mettere in fuga!! Abbiamo vinto noi!
Raggiungiamo una radura dove la guida ci spiega come si salutano gli Gnomi...quando..all'improvviso... eccoli di nuovo che compaiono al limitare del bosco, tutti allegri e saltellanti!! Ciao Gnomi...attenti..sta arrivando un troll, scappate!! La trappola per i trolls non ha funzionato questa volta, ma presto verrà catturato.
Siamo arrivati all'ultima tappa del percorso, il famoso villaggio dove vivono gli Gnomi in armonia con la natura. Davanti a noi piccole casettine di sasso fatate, con porticine, davanzalini, finestrelle...ponticelli e scalette...c'è chi fa il bagno con le bolle di sapone, chi cucina con il fumo che esce dal piccolo camino...e Nonno Franz che risponde alle domande dei bambini, Fragolina che distribuisce le caramelle, Discolo che regala disegni. Bambini estasiati che corrono a destra e a sinistra per chiacchierare e vedere gli Gnomi. In questo magico punto si perde il tempo e l'albero dei desideri si tocca come uno stargate per tornare alla realtà.
E' tempo di andare, è tempo di salutare gli Gnomi...arrivederci...andiamo a pranzare anche noi!
Risaliamo un po' affaticati la prima valle ed eccoci qua al punto di partenza. Pranzo al sacco per chi vuole oppure prenotato al bar o al ristorante dell'Hotel Da Barba. Mattinata spensierata, ci restano il parco giochi e lo Spettacolo di Magia della Fatina Lilly. Ancora una volta bimbi con il naso all'insù, foto di rito con il cappello da gnomo e...saliamo in auto. Bella giornata! Ehi un attimo...e i miei occhiali da sole dove sono ?!?!? Pensa e ripensa...nooo..dove li avrò mai lasciati?? Torniamo veloci all'Hotel...eccoli li...gli Gnomi provvedono sempre!!!!!

Info:
Il Villaggio degli Gnomi 
Via Pöslen, 40
36012 Asiago (VI)
tel. 
0424 463363
http://www.villaggiodeglignomi.it

domenica 20 agosto 2017

La Montagna Spaccata





Destinazione: Recoaro Terme (VI)- Località Spaccata

Attraversiamo il traforo che collega Schio-Valdagno e dopo pochissimi chilometri, in direzione Recoaro Terme, troviamo sulla sinistra l'indicazione per la Montagna Spaccata. La locanda si trova sul primo semi-tornante sulla destra; il piccolo parcheggio è ombreggiato e gli alberi si stagliano imponenti sopra le nostre teste.

Facciamo merenda sulla splendida terrazza della locanda con due pezzi giganti di strudel; ci volevano proprio un po' di zuccheri prima della camminata! Adiacente c'è un piccolo parco giochi immerso nel verde dei pini e delle colorate ortensie, un po' di svago in libertà anche per i bimbi. Il biglietto si paga alla locanda e la passeggiata inizia con il caschetto in testa...diventiamo esploratori e cominciamo la nostra scalata verso la montagna! Il piccolo cammina davanti a noi facendo mille domande mentre il piccolino si guarda intorno perplesso nel marsupio.

Il sentiero è ben battuto e di fianco a noi scorre canterina l'acqua tra i sassi, in lontananza cominciamo ad udire il tonfo della cascata che scroscia. Le pareti rocciose sono altissime e coprono quasi il cielo stringendosi verso il fondo della vista. E' a tutti gli effetti un canyon autoctono scavato dal tempo e dalla forza dell'acqua corrente.

Ad un certo punto sulla destra si scorge un cesto con dei panni bianchi da lavare. Seconda la leggenda è il posto in cui l'aguana Etele fu vista dal giovane Giordano che se ne innamorò; Etele sarebbe però svanita quando la Maga del Bosco (sua madre) sarebbe morta. E quando accadde, 'un boato scosse la terra e la montagna si spaccò'; Etele fu risucchiata verso il cielo e lo spirito d'amore infinito tra i due giovani si trasformò in acqua corrente per vivere in eterno!

Oltrepassati due ponticelli di pietra, lo sciabordante fragore dell'acqua richeggia nell'antro oscuro davanti a noi. La luce si attenua ed iniziano le scale di ferro che si inerpicano lungo il percorso della cascata; prima dolcemente, poi sempre più ripide. Nel punto più scenografico vi è posta una targa in ricordo della Regina Margherita di Savoia che nel 1879 decise di visitare il luogo rendendolo una metà da non perdere. Si vedono ancora i vecchi travi ammuffiti che reggevano le antiche scale di legno.

Saliamo ancora l'ultimo tratto e raggiungiamo la vetta. Le acque ridiventano tranquille e la cascata si trasforma in ruscello, la luce ricompare tra la vegetazione e le rocce si stagliano per metri sopra la nostra testa. L'incanto sembra svanito, ma c'è ancora la strada del ritorno che si deve percorrere al contrario.

Dopo una breve sosta, iniziamo la discesa che pare più difficile della salita; le scale sono scivolose e in pendenza. Nella gola profonda ancora una volta il boato assordante della cascata ci incanta e ci ricorda l'imponenza e la forza dell'acqua. La luce chiara che risale e si riflette dalla valle sottostante merita tutto il tempo del ritorno.

Una volta usciti, dove le rocce cominciano ad allargarsi, ci sembra di aver lasciato qualcosa di noi dentro la Montagna Spaccata. Ci incamminiamo a malincuore verso l'uscita...ma soddisfatti; dopotutto la nostra visita di circa 30 minuti è stata magica!



Info: 
La Montagna Spaccata
Ristoro alla Montagna Spaccata
Località Spaccata, 4 
36076 Recoaro Terme (VI)
Tel. 0445 473953
http://www.montagnaspaccata.com
 






giovedì 17 agosto 2017

Laghetto di Lonaba (Roana)


Destinazione: Roana (VI)- Laghetto di Roana 

... e finalmente siamo arrivati a Roana! Dopo aver perscorso la panoramica ed interminabile strada che sale all'altopiano dalla parte di Lusiana, siamo al Laghetto di Lonaba. Interminabile perchè con due bimbi a bordo, uno che non vuole stare nell'ovetto e l'altro che ogni 5 minuti chiede se siamo arrivati in montagna; la strada sembra senza fine!
Parcheggiamo nell'ampio spazio dedicato (a pagamento) e respiriamo l'aria pungente e cristallina della montagna. Scaricata l'auto, siamo pronti per la nostra prima gita a quattro, muniti di passeggino al seguito.

Ci colpisce subito il colore verde-castano del lago che riflette perfettamente i colori della vegetazione circostante. Il lungo lago è molto curato e c'è spazio per prendere il sole; vi si accede facilmente anche con il passeggino. Sembriamo più carichi degli altri visitatori, ma siamo pronti per ogni evenienza!!
L'altro lato del lago invece è attrezzato con ombrelloni e lettini; c'è anche un bellissimo parco giochi e la possibilità di fare il bagno anche per i più piccoli, con tanto di recinzione delimitativa in acqua bassa. 
Superata la Baita Laghetto sulla destra, si trova una strada percorribile solo a piedi della quale non sappiamo molto, ma sembra ombreggiata.

La brezza fresca che arriva dal lago è superba e la giornata soleggiata rende tutto molto molto piacevole. Il verde smeraldo che ci circonda e il blu luminoso del cielo riempiono gli occhi.
Si può inoltre attraversare il lago grazie ad un sentiero-passeggiata che lo percorre per tutta la sua larghezza. 

Tutto questo è molto rilassante, ma l'attrattiva migliore che dà una marcia in più al lago è senza dubbio l'Acropark. Cashetto, imbragatura, moschettoni e si è pronti per arrampicarsi e percorrere i percorsi lungo lago con vari livelli di difficoltà. Organizzatissimi. Divertimento assicurato anche per i più piccolini. Il nostro bimbo di tre anni non ha avuto nessuna difficoltà a fare il percorso Kid Explorer. La folta pineta è ombreggiatissima è tra gli alberi si possono intravedere i percorsi per gli adulti (Braves Only). Ci è venuta proprio voglia di tornare senza bimbi per provare la doppia attraversata sopra il lago!!

Pranzo al sacco all'aria aperta sotto la tettoia dell'Acropark. Respiriamo! Caffè alla Baita Laghetto, che come ogni baita è affollata e poco attrezzata a ricevere l'afflusso di persone di ferragosto!

Tempo scaduto...ora tutti in auto e nanna fino a casa!!! Zzzzzz.....



Info:
Acropark Laghetto Roana
Via Laghetto
36010 Roana (VI)
tel. 346 399 1144 (in orario apertura parco)

http://www.acropark.it

Baita Laghetto
Tel 0424/66062
M@il info@spillek.com
http://www.spillek.com


giovedì 11 ottobre 2012

Il nostro viaggio di nozze a Bali


Destinazione: Bali – Gili Trawangan

08 ottobre 2012 – 15° giorno
I galli cantano e il muezzin inizia la sua preghiera, un altro giorno comincia qui a Trawangan. Facciamo colazione presto, del resto il pomeriggio partiamo per l’Italia. Arriviamo in spiaggia che non c’è proprio nessuno, ma nessuno nessuno. La marea è bassa e l’aria è ancora fresca, ma per poco. Ultimo bagno nell’acqua cristallina e blu. Passa come ogni mattina il ragazzo che vende le perle e all’ennesimo ‘No thanks!’, si siede con noi sotto l’ombrellone e comincia a chiacchierare. E’ talmente simpatico che alla fine prendiamo pure noi qualcosa con le perle di Lombok. Ritorniamo all’hotel e per l’ultima volta facciamo la strada sterrata che ogni ciclista vorrebbe avere! Ci danno l’hospitality room per farci la doccia e aspettiamo nella lobby la nostra ora. Arriva puntuale il nostro cidomo e via di carrozza fino alla spiaggia dell’hotel dove ci imbarcano con la barca del Luce d’Alma. Ci mettiamo circa 20 minuti fino a Lombok, l’isola di fronte. Come d’abitudine ci sbarcano sulla spiaggia e abbiamo appena il tempo di asciugarci i piedi e incastrare le valigie sull’auto che partiamo per l’aeroporto. Ci vogliono circa 1 ora e 40 minuti per arrivare fino a Praya Lombok e intanto ci gustiamo il panorama di tutta la costa, che varia da palmeti, zone rurali, zone turistiche e la trafficata capitale, Mataran. L’aeroporto è nuovissimo e in mezzo alle brulle campagne, ma come tutti gli aeroporti delle zone mussulmane c’è confusione e lunghe attese, sia per il check-in che per la dogana. Appena arrivati allo sportello dell’immigrazione facciamo la prima fila di 30 minuti per scoprire che ci mancava la carta del pagamento delle tasse d’imbarco. Quindi corriamo giù per le scale, assieme all’altra coppia do Bologna, per pagare. Ma no potevano dircelo al check-in dove pagare!!! Di nuovo su per la scale a due a due e da bravi italiani rinco ci rimettiamo in fila per la seconda volta. I minuti passano e il funzionario è sempre più lento. Dopo altri 40 minuti riusciamo ad andare al gate e salire in aereo! Arrivati a Singapore prendiamo lo shuttle bus esterno su monorotaia per arrivare all’altro terminal. Immenso e pieno di negozi di ogni genere, difficilmente ci si può perdere dato che i cartelli indicano perfino il tempo in minuti per raggiungere il gate desiderato. Dopo cinque tapirulan, arriviamo al nostro imbarco e senza perdere nemmeno un attimo passiamo il metal detector e ci imbarchiamo sul secondo aereo. Il viaggio è più tranquillo questa volta e riusciamo anche a dormire più facilmente, la notte sembra non finire mai e quando ci svegliano per la colazione sono le cinque di mattina!! Sbarcati e con valigia alla mano aspettiamo la navetta per i parcheggio con 15 gradi, molto freddo per noi! Quando ormai inizia ad albeggiare, prendiamo la strada verso casa sotto una grigia e nuvolosa giornata che da sola ci mette già nostalgia!

domenica 7 ottobre 2012

Il nostro viaggio di nozze a Bali

Destinazione: Bali – Gili Trawangan
 
07 ottobre 2012 – 14° giorno
Oggi ci svegliamo con la consapevolezza che è l’ultimo giorno intero di vacanza e ce lo vogliamo godere tutto. Siamo i primi ad arrivare in spiaggia e ci prendiamo un ombrellone tutto per noi in prima fila. L’aria è molto calda e il mare piatto, di mattina c’è la bassa marea; in lontananza si vede la barriera che affiora e le barche quasi in secca. Sotto l’ombrellone si fa fatica a stare e tra un cruciverba e un puzzle, andiamo subito in acqua. Niente maschere e pinne perché anche oggi è un po’ torbido seppur calmo, ma ci accontentiamo della piscina naturale e calda sul piccolo tratto si sabbia. Molto chic! Abbiamo poca voglia di fare qualcosa e guardiamo i nuovi arrivati che scattano mille foto e che conoscono per la prima volta il posto, noi nerissimi e loro bianchissimi! Il bello è che siamo sempre stati sotto l’ombrellone!!!! A pranzo ormai il cameriere ha il tavolo prenotato per noi e a malincuore gli diciamo che domani partiamo. Ci siamo proprio innamorati dell’Indonesia, con i suoi ritmi calmi, le spiagge bianche, il traffico di Bali… e la gente che cerca sempre una parola per conoscerti, per scherzare o per sapere che squadra di calcio tifi. E’ bello vedere come loro sono contenti di ciò che hanno e ogni giorno iniziano la giornata con il sorriso. Con questa malinconia arriva tardo pomeriggio e facciamo ancora a tempo a fare un bagno. Entrati in albergo cominciamo a preparare la valigia, sembra che ci stia tutto, incredibile!!! Di solito all’andata si chiude ma al ritorno mai! Finalmente ceniamo a questo famoso Pirata, che fa la pizza tipo napoletana. Non c’è male, ci stiamo reintegrando piano piano nel mondo reale. Ora quando tutti dormono e sotto le stelle ci regaliamo un tuffo nella piscina tutta nostra!

sabato 6 ottobre 2012

Il nostro viaggio di nozze a Bali


Destinazione: Bali – Gili Trawangan
 
06 ottobre 2012 – 13° giorno
Sta notte c’era la danza del Barong nella stanza accanto alla nostra, i bresciani hanno staccato le trombette dal muro della camera e hanno suonato a ritmo. Troppo folgorati! Oggi sono partiti per tornare a casa e noi subito in spiaggia per abbronzarci per bene. Che si veda che siamo stati in vacanza!!!! Nicola, dopo la giornaliera dose di sole, si è convinto a fare snorkeling. Chiediamo ad Alek di prenderci maschere e pinne. L’acqua è un po’ torbida e le nuvole non aiutano molto la visuale, ma andando un po’ verso il largo…eccoli lì i pesciolini!!!! In particolare ce n’è uno che ci attacca a suon di musate contro le gambe, probabilmente eravamo sul suo territorio….sei piccolo ma malefico!!! Oggi ne vediamo anche di neri e di neri con delle strisce colorate ai lati. Proprio una bella nuotata! Arriva l’ora di pranzo e andiamo al solito bar Laguna Gili, dove il gatto rosso ci aspetta già al varco in cerca di cibo e si accomoda subito vicino a Nicola miagolando! Mangiamo la nostra solita bruschettina al pomodoro e aglio e poi riposino di dovere sotto all’ombrellone. Il tempo resiste anche se in lontananza ci sono dei nuvoloni. Ultima nuotata verso sera e poi rimaniamo a guardare a bocca aperta una famiglia intera che si dedica a scaricare una barca piena di sacchi di cemento e ferri per costruire. Impressionante, li hanno scaricati ad uno ad uno portandoli sulla testa! La sera ci prepariamo per la cena alla Trattoria, il cameriere ci riconosce e ci dà subito il benvenuto. Ci scattiamo qualche foto e ci gustiamo anche questa cenetta sempre in riva al mare, già un po’ malinconici perché abbiamo i giorni contati.