domenica 20 agosto 2017

La Montagna Spaccata





Destinazione: Recoaro Terme (VI)- Località Spaccata

Attraversiamo il traforo che collega Schio-Valdagno e dopo pochissimi chilometri, in direzione Recoaro Terme, troviamo sulla sinistra l'indicazione per la Montagna Spaccata. La locanda si trova sul primo semi-tornante sulla destra; il piccolo parcheggio è ombreggiato e gli alberi si stagliano imponenti sopra le nostre teste.

Facciamo merenda sulla splendida terrazza della locanda con due pezzi giganti di strudel; ci volevano proprio un po' di zuccheri prima della camminata! Adiacente c'è un piccolo parco giochi immerso nel verde dei pini e delle colorate ortensie, un po' di svago in libertà anche per i bimbi. Il biglietto si paga alla locanda e la passeggiata inizia con il caschetto in testa...diventiamo esploratori e cominciamo la nostra scalata verso la montagna! Il piccolo cammina davanti a noi facendo mille domande mentre il piccolino si guarda intorno perplesso nel marsupio.

Il sentiero è ben battuto e di fianco a noi scorre canterina l'acqua tra i sassi, in lontananza cominciamo ad udire il tonfo della cascata che scroscia. Le pareti rocciose sono altissime e coprono quasi il cielo stringendosi verso il fondo della vista. E' a tutti gli effetti un canyon autoctono scavato dal tempo e dalla forza dell'acqua corrente.

Ad un certo punto sulla destra si scorge un cesto con dei panni bianchi da lavare. Seconda la leggenda è il posto in cui l'aguana Etele fu vista dal giovane Giordano che se ne innamorò; Etele sarebbe però svanita quando la Maga del Bosco (sua madre) sarebbe morta. E quando accadde, 'un boato scosse la terra e la montagna si spaccò'; Etele fu risucchiata verso il cielo e lo spirito d'amore infinito tra i due giovani si trasformò in acqua corrente per vivere in eterno!

Oltrepassati due ponticelli di pietra, lo sciabordante fragore dell'acqua richeggia nell'antro oscuro davanti a noi. La luce si attenua ed iniziano le scale di ferro che si inerpicano lungo il percorso della cascata; prima dolcemente, poi sempre più ripide. Nel punto più scenografico vi è posta una targa in ricordo della Regina Margherita di Savoia che nel 1879 decise di visitare il luogo rendendolo una metà da non perdere. Si vedono ancora i vecchi travi ammuffiti che reggevano le antiche scale di legno.

Saliamo ancora l'ultimo tratto e raggiungiamo la vetta. Le acque ridiventano tranquille e la cascata si trasforma in ruscello, la luce ricompare tra la vegetazione e le rocce si stagliano per metri sopra la nostra testa. L'incanto sembra svanito, ma c'è ancora la strada del ritorno che si deve percorrere al contrario.

Dopo una breve sosta, iniziamo la discesa che pare più difficile della salita; le scale sono scivolose e in pendenza. Nella gola profonda ancora una volta il boato assordante della cascata ci incanta e ci ricorda l'imponenza e la forza dell'acqua. La luce chiara che risale e si riflette dalla valle sottostante merita tutto il tempo del ritorno.

Una volta usciti, dove le rocce cominciano ad allargarsi, ci sembra di aver lasciato qualcosa di noi dentro la Montagna Spaccata. Ci incamminiamo a malincuore verso l'uscita...ma soddisfatti; dopotutto la nostra visita di circa 30 minuti è stata magica!



Info: 
La Montagna Spaccata
Ristoro alla Montagna Spaccata
Località Spaccata, 4 
36076 Recoaro Terme (VI)
Tel. 0445 473953
http://www.montagnaspaccata.com
 






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