Destinazione: Bali – Sanur - Ubud
30 settembre 2012 – 7° giorno
Sveglia mattutina e check-out
dall’ Hotel Mercure Resort Sanur (quasi un po’ ci dispiace). Partenza per Ubud,
ma la strada è ancora lunga prima di arrivare. Oggi sono tutti in festa perché
c’è la luna nuova e ogni tempio fa la sua cerimonia. Ci fermiamo a vedere la
danza del Barong vicino a Sanur; anche se non è da nostro programma, la guida
ci consiglia di vederla. Narra della continua lotta tra bene e male e
dell’equilibrio che si instaura, non tutto è bene e non tutto è male. A
differenza della danza di ieri c’è proprio un’orchestra che suona dal vivo e
delle maschere tradizionali che si avvicendano sul palco. Forse un po’
lunghetta ma da vedere! Ci addentriamo sempre più nella cultura balinese e
proseguiamo con la visita di una tipica casa balinese. La terra è di proprietà
dello stato, per cui anche la casa rimane di proprietà dello stato; ogni casa
ha la metratura minima di circa 1000 m2 ed è costruita secondo le
antiche scritture che ne determina forma e disposizione. Ogni porta è
contrassegnata da una targa che ne indica il villaggio di appartenenza, il nome
del proprietario, il numero dei componenti maschi e femmine e il totale delle
persone che risiedono. Entrando sulla destra si trova la cucina con forno a
legna, si cucina una sola volta al giorno per tutto il giorno e ognuno mangia
quando ha fame (non esiste la concezione dello stare a tavola tutti assieme).
Più avanti sempre a destra c’è la camera dei genitori, in fondo si trova il
cortile con il granaio per le provviste mentre a sinistra la stanza dei bambini
e il ripostiglio. Proprio dietro all’entrata, invece, la camera per gli ospiti
e al centro il patio dove di solito le persone passano la maggior parte della
giornata. Nell’angolo nord-est si trova sempre il tempio di famiglia dove sono
custodite le ceneri degli antenati una volta cremati. La guida ci spiega,
inoltre, che la casa dei genitori va al figlio più piccolo mentre al figlio
maggiore spetta la possibilità di edificare nelle risaie o comunque di prendere
un appezzamento di terra per costruire. Davvero singolare! Ci spostiamo quindi
a vedere le pitture naif su tela e poi andiamo ad un giardino botanico, dove
oltre che farci vedere delle piante mai viste, ci fanno assaggiare vari tipi di
the e caffè di produzione propria. Ovviamente ci portiamo a casa la nostra
scorta personale di caffè alla vaniglia, ginseng, pandanus e the al limone (per
non parlare di quello che abbiamo lasciato lemon grass tea, rice tea,
chocolate, bali coffe, lawaku coffè….). Uno spettacolo!!!!! Stiamo diventando
troppo balinesi!!! Andiamo a mangiare vicino al vulcano Batukaru (finalmente
non è ricoperto di nuovole!) sulla terrazza Grand Puncak Sari con vista al lago
Batur nel villaggio di Kintamani. Il paesaggio è magnifico ed ora mai non serve
nemmeno che ci indichino i piatti (li conosciamo a memoria!). Al pomeriggio
visitiamo l’antico tempio di Gunung Kawi dove ci sono delle tombe reali e ci
spostiamo per vedere il panorama delle risaie coltivate a terrazze lungo il
fiume centrale che percorre tutta Bali. Finalmente arriviamo a Ubud, mini tour
della cittadina in auto e sistemazione all’Hotel Waka di Ume (vedere per
credere!!!). Oltre al letto con le tende, la terrazza con vista mozzafiato
sulle risaie, il bagno enorme, c’è una jacuzzi con vista sul panorama già
pronta, piena di petali di rosa e fiori di frangipane. Che dire, buona luna
di miele! La cena era magnifica e abbiamo mangiato come al ristorante da
Pierpaolo, superlativo! Al nostro ritorno in camera avevamo il letto pronto per
la notte, antizanzare acceso e vasca ripulita (abbiamo guardato anche sotto al
letto per vedere se c’era il maggiordomo!!!).